Immagina questo scenario: luglio, Pianura Padana, 30° all’ombra, umidità relativa 80% e nessuna traccia di vento. All’interno del capannone, le macchine utensili riscaldano l’ambiente e sollevano fumi e polveri, rendendo l’aria al suo interno completamente irrespirabile, nonostante l’impianto di aspirazione faccia ancora il suo dovere.
Ti sembra uno scenario familiare? Molto spesso, capire come raffrescare un capannone industriale non è soltanto un’opzione, ma una vera e propria necessità.
Come raffrescare un capannone industriale: i metodi più comuni
Raffrescare un capannone industriale può essere una sfida, soprattutto se l’edificio è di grandi dimensioni e le condizioni climatiche esterne sono sfavorevoli. Tuttavia, ci sono alcune soluzioni che possono essere adottate per ridurre la temperatura percepita all’interno del capannone e migliorare le condizioni di lavoro degli operatori.
- Ventilazione naturale: se il capannone ha finestre o porte su diversi lati, è possibile utilizzare la ventilazione naturale per far circolare l’aria, creando un flusso che può ridurre la temperatura. Ma ci hai già pensato, vero?
- Ventilazione artificiale: se il clima non aiuta, la ventilazione artificiale può essere una soluzione, seppur poco efficiente. L’installazione di ventilatori a parete o a soffitto può aiutarti a far circolare l’aria all’interno del capannone, con lo svantaggio di far circolare solo aria calda.
- Tende parasole: funzionano anche a livello industriale, se posizionate sopra porte o finestre possono aiutare a ridurre il calore in entrata, raffrescando il capannone. Le tende da sole, però, non sono sufficienti a garantire un raffrescamento adeguato al capannone.
- Riflettenti: per ridurre il calore in entrata è possibile anche ricoprire le parti del tetto maggiormente esposte al sole con materiali riflettenti, riducendo l’assorbimento di calore dell’edificio. Anche questa soluzione da sola non basta, ma è da adottare come appoggio a un altro sistema di raffrescamento, in ottica di migliorare il risultato complessivo.
- Sistema di nebulizzazione: per rinfrescare l’aria all’interno del capannone si può adottare un sistema di nebulizzazione in grado di emettere acqua nebulizzata, rinfrescando l’aria circostante. Tuttavia, questo sistema è poco efficiente e non è adatto a tutti gli ambienti.
- Condizionatori: un sistema di condizionamento adeguato alle dimensioni del capannone può essere una soluzione efficace. Tuttavia, in ambienti molto ampi è difficile raggiungere un’adeguata efficacia di condizionamento, oltre al fatto che i costi e i consumi di un condizionatore non sono accessibili a chiunque.
- Raffrescamento evaporativo: è un metodo di raffrescamento che utilizza il naturale fenomeno dell’evaporazione dell’acqua per ridurre la temperatura dell’aria. È un sistema in grado di portare raffrescamento immediato e localizzato – anche in spazi molto ampi e all’aperto – a fronte di consumi bassissimi.
Come raffrescare un capannone industriale con i raffrescatori evaporativi
Hai presente quella piacevole sensazione di benessere che si prova respirando di fronte a una cascata? Niente paura, non c’è nessuna perdita d’acqua; il raffrescamento evaporativo sfrutta il fenomeno dell’evaporazione per generare aria fresca e pulita: l’aria calda presente nell’aria passa attraverso un pannello in cellulosa intriso d’acqua, il calore viene trattenuto dal pannello e l’acqua evapora, emettendo un flusso d’aria fresca.
Il raffrescamento evaporativo è efficace perché crea zone di refrigerio molto localizzate e consuma poco. Ecco perché è largamente utilizzato per raffrescare dehors, capannoni industriali e spazi commerciali di qualsiasi dimensione, anche all’aria aperta.
Raffrescare un capannone industriale con il raffrescamento evaporativo può essere una soluzione efficace e a costi contenuti.
I vantaggi dei raffrescatori evaporativi Star Progetti
Dal 2001 Star Progetti propone sul mercato raffrescatori evaporativi per qualsiasi tipo di ambiente e dotati di dispositivo UV in grado di purificare l’acqua, per evitare l’eventuale formazione di muffe e batteri.
- Sono efficienti, perché sono in grado di creare zone di raffrescamento localizzate, senza sprechi di energia.
- Sono sostenibili ed ecologici, perché sfruttano un fenomeno naturale e i consumi energetici sono davvero contenuti.
- Ti permettono di risparmiare, perché non hanno bisogno di molta manutenzione e non hanno costi d’impianto.
- Riducono efficacemente la temperatura percepita dell’ambiente fino a 7°C.
- Sono semplici e poco ingombranti, facili da movimentare.
- Sono sicuri per la salute, perché dotati di dispositivo UV in grado di purificare l’acqua.